Così nasce la Sanità km zero

Le origini e lo sviluppo dell’innovativo paradigma della sanità in Veneto, basato sulla co-progettazione.

Un concetto può avere una data di nascita?

Nel caso di Sanità km zero – la filosofia adottata da Regione del Veneto per definire un nuovo paradigma di sviluppo del sistema di servizi sanitari – sì: l’idea prende forma infatti il 15 luglio 2015, in occasione di un grande evento di co-progettazione che ha coinvolto un centinaio tra esperti e professionisti del settore sanitario, istituzioni, cittadini, associazioni, rappresentanti del mondo accademico e dell’imprenditoria.

I partecipanti, divisi in 4 diversi tavoli di lavoro, si sono confrontati in maniera creativa su vantaggi, priorità e punti chiave delle nuove opportunità dettate dall’utilizzo dell’ICT nei servizi sanitari.
L’obiettivo condiviso era far sì che la digitalizzazione del sistema sanitario e l’implementazione di nuovi servizi online non consentissero solamente di ottimizzare gli aspetti organizzativi e gestionali (con conseguente risparmio di tempo e risorse), ma permettessero anche di avvicinare i servizi agli utenti in modo da rispondere al meglio ai loro bisogni.

Sanità km zero, da semplice intuizione condivisa, viene quindi a definirsi come un ecosistema di servizi in continua evoluzione che si adatta, di volta in volta, alle esigenze espresse dalle persone. A questa filosofia si accompagna necessariamente la scelta di un metodo basato sulla co-progettazione, vale a dire sul coinvolgimento attivo, in ogni fase del disegno dei servizi, di coloro che sono destinati a utilizzarli.

Alcuni mesi più tardi, il 21 aprile 2016, un altro grande evento segna il passaggio dall’idea alla sua concretizzazione: Sanità km zero prende forma e si inizia a lavorare per mettere in pratica quanto condiviso, sempre all’insegna della collaborazione, delineando concretamente le prime bozze di future soluzioni di sanità digitale (vedi un esempio).